Storie di ordinaria follia
“Li prendiamo per la barba e li buttiamo fuori a calci nel culo”
Ma oltre a questi fatti ordinari, l'onorevole Borghezio è balzato più volte all'occhio dei media con gesta simboliche come quando fu protagonista di un'incursione su un treno fermo in stazione, durante la quale, con il sostegno di alcuni militanti leghisti, ha spruzzato del disinfettante sulle poltrone dove erano sedute delle donne extracomunitarie. Oltre che “amante dell’igiene” Borghezio è conosciuto anche nelle vesti di piromane capace di dare fuoco ad un pagliericcio nel quale stavano dormendo 2 extracomunitari. Ancora: saprete tutti della maxifigura di merda che ci ha fatto fare davanti all'Europa intera dopo essersi sbattuto le palle del divieto imposto dalle autorità di Bruxelles a proposito della manifestazione anti-islam: Borghezio vi ha partecipato senza problemi assieme ad un politico di estrema destra belga e ad altri neonazisti. Scandalosa resta la reazione del ministro degli esteri D'Alema il quale, invece di rimproverare l'eurodeputato, lo ha difeso giudicando sbagliato l'intervento della polizia che lo ha sbattuto (a mio avviso GIUSTAMENTE )una notte al fresco. Recenti sono inoltre le collaborazioni con i fascisti di Forza Nuova. Chiaramente visti questi atteggiamenti di sfida, Mario non si è guadagnato l'affetto né degli stranieri né del popolo di sinistra : la sera del 17 dicembre del 2005 Borghezio è stato vittima di una pesante aggressione da parte di alcuni no global; nel febbraio 2006 durante un congresso della lega a Livorno (ammazza che sfida!!), si è visto insorgere un migliaio di comunisti livornesi che lo hanno costretto ad abbandonare la città in fretta e furia. Tutti questi slogan antisemiti, questi richiami all’igiene razziale, ci fanno guardare con preoccupazione alla realtà di oggi: il loro fanatismo fa una netta presa sugli animi dei giovani, proprio su quei giovani che rappresenteranno la nostra futura classe politica. Oltre ad essere volgari, tutti questi signori si dimostrano in più anche ignoranti visto che non conoscono la storia del nostro paese. Solo a titolo informativo vorrei ricordare che milioni furono gli italiani che, durante i primi del novecento, fuggirono dalla fame e dalla povertà riversandosi in massa verso i paesi stranieri che gli offrivano una speranza di cambiamento. Italiani che si resero responsabili dell’estensione della mafia nel mondo ma anche artefici dello sviluppo industriale dei paesi in questione grazie alla loro manodopera a basso costo e alla loro forza di volontà. La chiusura delle frontiere non ha mai portato a nulla. Anzi, è proprio grazie all’integrazione di più culture che un paese diventa predisposto al progresso sia economico che sociale; questo tutti gli elettori dovrebbero capirlo. Ma noi viviamo nella repubblica di pulcinella, dove il nostro popolo sceglie di essere rappresentato da un esponente come Borghezio. Egli siede alla camera dal 1992 al 2004 e ora è addirittura eurodeputato (tanto per dar lustro alla nostra immagine). condannato nel
Pinche
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