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martedì 6 maggio 2008

Il personaggio: Borghezio, fanatici al giorno d’oggi

Storie di ordinaria follia

Tra tutti i delinquenti, i mafiosi, i buffoni e i corrotti che fanno gli interessi politici degli italiani in parlamento, ce né forse uno che merita sia la nostra vergogna sia il nostro disgusto. Questo pazzoide è il mio caro Mario Bor­ghezio. Nato a Torino il 3 dicembre 1947, Mario Borghezio rappresenta parte della fanatica politica giullaresca del nostro paese. Dopo la sua laurea in giurisprudenza “ El Burghèz” pensa di buttarsi nel panorama politico mili­tando prima nell’incostituzionale movimento monarchico e poi frequentando gli ambienti dell’estrema destra extra­parlamentare. Dopo aver fatto esperienza con i fascisti della “Giovane Europa”, si fa carico del volere popolare schierandosi nelle file della lega nord. Effettivamente trova nelle camicie verdi un valido appoggio per sostenere pubblicamen­te le sue idee razziste e xenofobe tanto da venir eletto deputato in rappresentanza dei padani. Dotato di un innega­bile carisma oratorio di facile dialettica volgare, è riuscito presto a far presa sul popolo padano. I suoi “Vaffanculo” e i suoi “Cazzo” riecheggiano nelle piazze e, assieme a pazzeschi slogan animano il razzismo leghista. Tanto per citare una nota espressione:





Li prendiamo per la barba e li buttiamo fuori a calci nel culo”

Ma oltre a questi fatti ordinari, l'onorevole Borghezio è balzato più volte all'occhio dei media con gesta simboliche come quando fu protagonista di un'incursione su un treno fermo in stazione, duran­te la quale, con il sostegno di alcuni militanti leghisti, ha spruzzato del disinfettante sulle poltrone dove erano sedute delle donne extraco­munitarie. Oltre che “amante dell’igiene” Borghezio è conosciuto anche nelle vesti di piromane capace di dare fuoco ad un paglie­riccio nel quale stavano dormendo 2 extracomunitari. Ancora: saprete tutti della maxifigura di merda che ci ha fatto fare davanti all'Europa in­tera dopo essersi sbattuto le palle del divieto imposto dalle autorità di Bruxelles a proposito della manifestazione anti-islam: Borghezio vi ha partecipato senza problemi assieme ad un politico di estrema destra belga e ad altri neonazisti. Scandalosa resta la reazione del ministro degli esteri D'Alema il quale, invece di rimproverare l'euro­deputato, lo ha difeso giudicando sbagliato l'intervento della polizia che lo ha sbattuto (a mio avviso GIUSTAMENTE )una not­te al fresco. Recenti sono inoltre le collaborazioni con i fascisti di Forza Nuova. Chiaramente visti questi atteggia­menti di sfida, Mario non si è guadagnato l'affetto né degli stranieri né del popolo di sinistra : la sera del 17 dicembre del 2005 Borghezio è stato vittima di una pesante aggressione da parte di alcuni no global; nel febbraio 2006 durante un congresso della lega a Livorno (ammazza che sfida!!), si è visto insorgere un migliaio di comunisti li­vornesi che lo hanno costretto ad abbandonare la città in fretta e furia. Tutti questi slogan antisemiti, questi richia­mi all’igiene razziale, ci fanno guardare con preoccupazione alla realtà di oggi: il loro fanatismo fa una netta presa sugli animi dei giovani, proprio su quei giovani che rappresenteranno la nostra futura classe politica. Oltre ad es­sere volgari, tutti questi signori si dimostrano in più anche ignoranti visto che non conoscono la storia del nostro paese. Solo a titolo informativo vorrei ricordare che milioni furono gli italiani che, durante i primi del novecento, fuggirono dalla fame e dalla povertà river­sandosi in massa verso i paesi stranieri che gli offrivano una speranza di cambiamento. Italiani che si resero responsabili dell’estensione della mafia nel mondo ma anche artefici dello sviluppo industriale dei paesi in questione grazie alla loro manodopera a basso costo e alla loro forza di volontà. La chiusura delle frontiere non ha mai portato a nulla. Anzi, è proprio grazie all’integrazione di più culture che un paese diventa predisposto al progresso sia economico che sociale; questo tutti gli elettori dovrebbero capirlo. Ma noi viviamo nella repubblica di pulcinella, dove il nostro popolo sceglie di essere rappresentato da un esponente come Borghezio. Egli siede alla camera dal 1992 al 2004 e ora è addirittura eurodeputato (tanto per dar lustro alla nostra immagine). condannato nel 1993 a pagare una multa di 750.000 lire per aver picchiato un bambino marocchino. Che dire....W L' ITALIA.

Pinche


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