посетителей

giovedì 25 settembre 2008

Manifestazione CGIL 27 SETTEMBRE 2008 FIRENZE

DIRITTI in PIAZZA

il 27 settembre per cambiare le scelte del governo
La Cgil promuove una prima giornata di mobilitazione
per chiedere al governo un cambiamento di indirizzo della politica economica, sociale e fiscale.


INIZIO MANIFESTAZIONE 9,30


PARTECIPAZIONE FONDAMENTALE !!!


PER I LAVORATORI
PER I PENSIONATI
PER TUTTI NOI !!!


http://www.cgil.it/FIRENZE

venerdì 12 settembre 2008

11OTTOBRE TUTTI A ROMA - UN’ALTRA ITALIA, UN’ALTRA POLITICA !!

Appello manifestazione 11 ottobre (Roma 10-09-08)




Le politiche aggressive del Governo di centrodestra, sostenute in primo luogo da Confindustria, disegnano il quadro di un'Italia ripiegata su se stessa e che guarda con paura al futuro, un Paese dove pochi comandano, in cui il lavoro viene continuamente umiliato e mortificato, nel quale l'emergenza è evocata costantemente per giustificare la restaurazione di una società classista razzista e sessista. Che vede nei poveri, nei marginali e nei differenti, i suoi principali nemici. Che nega, specie nei migranti, il riconoscimento di diritti di cittadinanza con leggi come la Bossi Fini che non solo generano clandestinità e lavoro nero, ma calpestano fondamentali valori di umanità.
Questa è la risposta delle destre alla crisi profonda, di cui quella finanziaria è solo un aspetto, che attraversa il processo di globalizzazione e le teorie liberiste che l´hanno sostenuto. Una risposta che, naturalmente, ignora il fatto che solo un deciso mutamento del modello economico oggi operante può risolvere problemi drammatici, dei quali il più grave è la crisi ecologica planetaria. Spetta alla sinistra contrapporre un´altra idea di società e un coerente programma in difesa della democrazia e delle condizioni di vita delle
persone. E´ una risposta che non può tardare ed è l´unico modo per superare le conseguenze della sconfitta elettorale e politica.
Ci proponiamo perciò di contribuire alla costruzione di un´opposizione che sappia parlare al Paese a partire dai seguenti obiettivi :
riprendere un'azione per la pace e il disarmo di fronte a tutti i rischi di guerra, oggi particolarmente acuti nello scacchiere del Caucaso. La scommessa è ridare prospettiva a un ruolo dell´Europa quale principale protagonista di una politica che metta la parola fine all'unilateralismo dell'amministrazione Bush, al suo programma di scudo spaziale e di estensione delle basi militari nel mondo, all'occupazione in Iraq e Afghanistan (dove la presenza di truppe italiane non ha ormai alcuna giustificazione), ma anche alla sindrome da grande potenza che sta impossessandosi della Russia di Putin;
imporre su larga scala un'azione di difesa di retribuzioni e pensioni falcidiate dal caro vita, il quale causa un malessere che la destra tenta di trasformare in
egoismo sociale, guerra tra poveri, in un protezionismo economico del tutto insensibile al permanere di gravi squilibri tra il Nord e il Sud del mondo. Di fronte alla piaga degli "omicidi bianchi" è necessario intensificare i controlli e imporre l´applicazione delle sanzioni alle imprese. Si tratta inoltre di valorizzare tutte le forme di lavoro: lottando contro precariato e lavoro nero, anche attraverso la determinazione di un nuovo quadro legislativo;
sostenendo il reddito dei disoccupati e dei giovani inoccupati;
ottenendo il riconoscimento di forme di lavoro informale e di economia solidale;
respingere l'attacco alla scuola pubblica, all'Università e alla ricerca, al servizio sanitario nazionale, ai diritti dei lavoratori e alla contrattazione collettiva. E´ una vera e propria demolizione attuata attraverso un'azione di tagli indiscriminati e di licenziamenti, l'introduzione di processi di privatizzazione, e un'offensiva ideologica improntata a un ritorno al passato di chiaro stampo reazionario (maestro unico, ecc.). L'obiettivo della destra al governo è colpire al cuore le istituzioni del welfare che garantiscono l´esercizio dei diritti di cittadinanza. L'affondo è costituito da un'ipotesi di federalismo fiscale deprivato di ogni principio di mutua solidarietà;
rispondere con forza all'attacco contro le politiche volte a contrastare la violenza degli uomini contro le donne, riconoscendo il valore politico della lotta a tutte le forme di dominio patriarcale, dell'autodeterminazione delle donne e della libertà femminile nello spazio pubblico e nelle scelte personali;
sostenere il valore della laicità dello stato e riconoscere diritto di cittadinanza alle richieste dei movimenti per la libera scelta sessuale e per quelle relative al proprio destino biologico;
sostenere le vertenze territoriali (No Tav, No Dal Molin, ecc.) che intendono
intervenire democraticamente su temi di grande valore per le comunità, a partire dalle decisioni collettive sui temi ambientali, sulla salute e sui beni comuni., prima fra tutti l´acqua. Quella che si sta affermando con la destra al governo è un´idea di comunità corporativa, egoista, rozza e cattiva, un´idea di società che rischia di trasformare le nostre città e le loro periferie nei luoghi dell´esclusione. Bisogna far crescere una capacità di cambiamento radicale delle politiche riguardanti la gestione dei rifiuti e il sistema energetico. Con al
centro la massima efficienza nell´uso delle risorse e l´uso delle fonti rinnovabili. Superando la logica dei megaimpianti distruttivi dei territori, del clima e delle risorse in via di esaurimento. E´ fondamentale sostenere una forte ripresa del movimento antinuclearista che respinga la velleitaria politica del governo in campo energetico.
Contrastare tutte le tentazioni autoritarie volte a negare o limitare fondamentali libertà democratiche e civili, a partire dalle scelte del governo dai temi della giustizia, della comunicazione e della libertà di stampa. O in tema di legge elettorale mettendo in questione diritti costituzionali di associazione e di rappresentanza. Si tratta anche di affermare una cultura della legalità contro le tendenze a garantire l´immunità dei forti con leggi ad personam e a criminalizzare i deboli.
Per queste ragioni e con questi obiettivi vogliamo costruire insieme un percorso che dia voce ad un'opposizione efficace, che superi la delusione provocata in tanti dal fallimento del Governo Prodi e dalla contemporanea sconfitta della sinistra, e raccolga risorse e proposte per questo paese in affanno.
L'attuale minoranza parlamentare non è certo in grado di svolgere questo compito, e comunque non da sola, animata com'è da pulsioni consociative sul piano delle riforme istituzionali, e su alcuni aspetti delle politiche economiche e sociali (come tanti imbarazzati silenzi dimostrano, dal caso Alitalia all'attacco a cui è sottoposta la scuola, dalla militarizzazione della gestione dei rifiuti campani alle ordinanze di tante amministrazioni locali lesive degli stessi principi costituzionali). Bisogna invece sapere cogliere il carattere
sistematico dell'offensiva condotta dalle destre, sia sul terreno democratico, che su quelli civile e sociale, per potere generare un'opposizione politica e sociale che abbia l´ambizione di sconfiggere il Governo Berlusconi. Quindi, proponiamo una mobilitazione a sinistra, per "fare insieme", al fine di suscitare un fronte largo di opposizione che, pur in presenza di diverse prospettive di movimenti partiti, associazioni, comitati e singoli, sappia contribuire a contrastare in modo efficace le politiche di questo governo.
Al tal fine proponiamo la convocazione per il 11 ottobre di un'iniziativa di massa, pubblica e unitaria, rivolgendoci a tutte le forze politiche, sociali e culturali della sinistra e chiedendo a ognuna di esse di concorrere a un´iniziativa che non sia di una parte sola. Il nostro intento è contribuire all´avvio di una nuova stagione politica segnata da mobilitazioni, anche territorialmente articolate, sulle singole questioni e sui temi specifici sollevati.

martedì 2 settembre 2008

Abortisci?? Sei come Hitler

Per l'Osservatore Romano l'aborto è selezione eugenetica.

Dichiarazioni Osservatore Romano del 22 Maggio 2008: “I progressi medici realizzati negli ultimi trent'anni, soprattutto riguardo alla possibilità di individuare malattie o malformazioni nel feto, hanno cambiato profondamente l'applicazione della legge 194, con il risultato di trasformare nei fatti l'aborto terapeutico in una prassi di selezione eugenetica. È quindi opportuno far sì che questa legge non si allontani dal suo scopo dichiarato di tutelare la maternità e prevenire la tragedia dell'aborto; e soprattutto è necessario - come ha sottolineato Benedetto XVI - riflettere sugli effetti che essa ha portato nella coscienza morale del Paese.
La liberalizzazione dell'aborto è storicamente legata all'instaurarsi di due nefasti sistemi totalitari come quello sovietico prima e quello nazista poi.”

Per la chiesa cattolica l’aborto non è più un problema di coscienza cattolica e di perdizione morale, ma è eugenetica. L’aborto è diventato come una selezione della razza e perfino come il primo passo verso il totalitarismo. Al giorno d’oggi (per la chiesa è bene sottolinearlo), le donne che decidono di abortire sono diventate fervide sostenitrici dell’ideale hitleriano di purificazione della razza e stanno portando avanti il loro progetto cospirativo…Ma com’è possibile sentire dire queste cose nel XXI secolo, e soprattutto dalla Chiesa, l’ente morale, “l’unica portatrice di verità”, quella che dovrebbe aiutare tutte le persone indistintamente dalla religione in cui credano.

Penso e (mi sa anche per tanti altri), che queste frasi siano veramente troppo.

Perché la chiesa può permettersi di dire queste cose, senza freno e senza alcun rispetto, per tutte quelle donne che hanno dovuto abortire, per non vedere ogni volta che guarda suo figlio, il volto dello stupratore che l’ha violentata, oppure mettere al mondo un figlio che avrebbe serie difficoltà a vivere?

Non è possibile permettere ancora a queste persone di parlare. Dove è finita la separazione dei poteri tra stato e Chiesa?Dov’è la liberta e l’autonomia delle decisioni dei rappresentanti del popolo italiano?Per quanto sia una questione anche etica, una legislazione in questo campo, votata e confermata da 2 referendum non dovrebbe essere criticata in questi toni, diretti da fazione politica, soprattutto da esponenti religiosi…

Manhunted

Tag Board