L'istruttoria interna alla Asl 5,di Pisa, circa il caso della pillola del giorno dopo (Norlevo) negata ad una giovane coppia, ha appurato che l'operato dei medici, negando il suddetto farmaco, ha violato 'la disposizione degli articoli 62 e 67 del contratto collettivo nazionale che prevede che il medico debba 'assicurare le prestazioni sanitarie non differibili ai cittadini residenti (cito da 'il Manifesto edizione locale 9/5/2008). Di fronte alla pretesa dei sanitari, quella cioè che il loro operato rientrasse nell''obbiezione di coscienza, l'istruttoria ne ha concluso che non si trattasse di una scusa valida, almeno in quanto non veniva nemmeno assistito il paziente perchè potesse trovare all'interno del servizio sanitario pubblico un medico che potesse prescrivere il Norlevo. Fabrizio Cucchi, (originariamente pubblicato su www.deapress.com)
Questo governo continua a dare il meglio di sé acquietando il suo pubblico credulone con risposte facili e populistiche, così le ronde diventano la soluzione a stupri e reati, lo sciopero viene bandito per “garantire il servizio pubblico”, si accusa il presidente della repubblica di aver assassinato una donna “bella, giovane e fertile”( Eluana), si abolisce l’assegno di disoccupazione perché spinge ai licenziamenti… C’è però un altro avvenimento che avrebbe meritato maggiore attenzione: il CERD comitato dell’ONU per l’eliminazione delle discriminazioni razziali (con la convenzione CERD/C/ ITA/15) ha accusato l’Italia per le gravi violazioni dei diritti umani nei confronti dei lavoratori migranti, per i discorsi xenofobi dei nostri politici, per l’accanimento delle forze di polizia contro i Rom e per la loro ghettizzazione. Il suddetto organo ha anche richiamato i mass media ad agire contro i pregiudizi razziali e il governo a provvedere all’integrazione delle minoranze presenti. Che siano anche loro “i soliti comunisti” che stravolgono fatti e parole?
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