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lunedì 18 agosto 2008

Il personaggio:Giulio Andreotti.



Volendo scegliere un volto tra i più significativi delle ambiguità del parlamento e dei “poteri forti” italiani, sarebbe difficile trovarne uno più significativo di Giulio Andreotti.. Già sottosegretario con De Gasperi, in seguito esponente della destra democristiana, ricoprì più volte l’ambito incarico di presidente del Consiglio. Dal 1991 è senatore a vita….A chi lo ritenesse solo un retaggio del passato, ricorderemo che non molto tempo fa, nel momento dell’elezione del Presidente della Repubblica, qualcuno propose il suo nome…Noi de “Lo Scomodo” vorremmo portare all’attenzione del lettore o della lettrice, un breve documento su di lui, pubblicato da “Antimafia 2000”n. 4 e 5/2006, ovvero la Relazione del Procuratore Aggiunto di Palermo Roberto Scarpinato esposta a Palazzo Steri il 17/7/2006:

“Se oggi provate a chiedere ad un cittadino di Bologna o di Padova o di Roma che fine ha fatto il processo Andreotti, 9 volte su 10 vi sentirete rispondere che Andreotti è stato assolto con formula piena. E quando questo cittadino apprenderà che invece con sentenza definitiva è stato accertato che Andreotti ha avuto rapporti organici con la mafia fino al 1980 ed ha partecipato a riunioni con capimafia in Sicilia in cui si discuteva dell’omicidio del presidente della Regione Piersanti Mattarella ti guarderà incredulo ed allibito. Come si è potuto verificare questo capolavoro di disinformazione di massa? Mi soffermo su questo aspetto perché costituisce un prototipo della disinformazione di regime. Tutte le udienze del processo Andreotti sono state riprese dalle telecamere. Il presidente del Tribunale, all’inizio del processo, per evitare che l’aula dell’udienza si trasformasse in un accampamento occupato da decine e decine di operatori di televisioni di tutto il mondo ha autorizzato soltanto le riprese televisive della RAI imponendo però l’obbligo alla RAI di cedere le riprese anche alle altre televisioni private. Ebbene, al termine del processo è stato impedito che una puntata della famosa trasmissione RAI Un Processo in Pretura venisse dedicato al processo Andreotti.
Così gli italiani hanno potuto vedere numerose puntate di questa trasmissione dedicate a delitti passionali, a rapine, a stupri, ma è stato loro negato di vedere una sintesi di quello che è stato definito il processo del secolo.
La televisione tedesca ha chiesto alla RAI nazionale una copia delle riprese televisive dietro pagamento. La RAI ha negato l’autorizzazione.
Bruno Vespa ha dedicato una puntata trionfale della sua trasmissione Porta a Porta all’assoluzione di Andreotti in primo grado. Quando però Andreotti in secondo grado ed in Cassazione è stato riconosciuto colluso con la mafia fino al 1980 Vespa ha dedicato due puntate a Padre Pio e alla vertiginosa crescita del prezzo degli ortaggi in Italia. La stessa cosa Vespa ha fatto quando Marcello Dell’Utri è stato condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno con la mafia. Quella sera la puntata è stata dedicata, se non ricordo male, alla sessualità dei cinquantenni. Lo storico Nicola Tranfaglia ha raccontato le gravissime difficoltà ha dovuto superare per trovare un editore che gli pubblicasse un libro sul processo Andreotti. L’attrice Piera Degli Esposti ha affermato che a seguito di fortissime pressioni ha dovuto rinunciare a mettere in scena lo spettacolo teatrale sul processo Andreotti. Certamente tutti ricorderete le polemiche sorte dopo la trasmissione Report. Il servizio di Mariagrazia Mazzola spiegava come in Sicilia il pagamento del pizzo fosse un fenomeno di massa. Nell’arco di una settimana è stata imbastita una trasmissione definita di riparazione, nel corso della quale sono stati intervistati alcuni imprenditori che hanno dichiarato di non essere mai stati a contatto con la mafia. Il caso ha voluto che 15 giorni dopo la procura di Caltanissetta, nel corso di un’indagine sulla mafia, abbia accertato che questi imprenditori erano coinvolti nel pagamento di tangenti.”

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